Lo stereotelemetro è uno strumento che risale ai primi anni del ventesimo secolo. E' stato inventato da Carl Pulfrich e successivamente prodotto in Italia e in tutto il mondo grazie al contributo delle aziende Carl Zeiss e San Giorgio. Come ogni prodotto sul mercato, per essere richiesto necessita di una richiesta. La richiesta dello stereotelemetro si alzò esponenzialmente allo scoppio delle guerre mondiali; così come in numerose altre battaglie che caratterizzarono il secolo come la battaglia dello Jutland. Per questo motivo questo strumento può simbolicamente essere correlato a Marte, Dio della guerra. E' interessante notare come lo strumento in esame venne utilizzato nel campo della misura e del puntamento dagli artiglieri principalmente come strumenti di misura di distanze sul mare aperto; venivano appostati infatti su grandi navi da battaglia piuttosto che sulla terra ferma. Anche famose navi italiane li possedevano: tra le più importanti vi è sicuramente la Giulio Cesare o la Regia Marina. Lo stereotelemetro si basa sul principio fisico della parallesse ed è costituito da diversi materiali, tra i più importanti sicuramente i prismi ottici in grado di riflettere la luce. Col tempo si svilupparono diversi tipi di stereotelemetri: telemetri a coincidenza, telemetri laser, telemetri ottici dettagliatamente descritti da brevetti e viste esplose. Inoltre, di stereotelemetri ve ne furono creati di tutte le misure; quelli di grandi dimensioni venivano posizionati nelle navi sulle cosiddette torrette telemetriche poste in senso trasversale rispetto alla prua ed erano montate su ammortizzatori speciali, allo scopo di ridurre gli effetti delle vibrazioni della nave derivate dalle sue apparecchiature in moto e, soprattutto, dal moto ondoso in navigazione. Su ogni torretta risiedevano in particolare due stereotelemetri, uno detto "alto" con visione diretta e uno detto "basso", a visione indiretta o retrovisione. Quelli di piccola dimensione, invece, adatti per misure di breve distanza, sono ancora oggi conservati in musei come all'istituto geografico militare di Firenze. Questi strumenti divennero però obsoleti già verso la seconda metà del ventesimo secolo e furono soppiantati o inutilizzati quando prese piede l'elettronica ovvero la scienza che concerne l'emissione e la propagazione degli elettroni nel vuoto o nella materia. Questa nuova tecnologia si concretizzò, infatti, con l'avvento del radar. Il radar è un sistema che utilizza onde elettromagnetiche appartenenti allo spettro delle onde radio o microonde per il rilevamento e la determinazione della posizione ed eventualmente della velocità di oggetti sia fissi che mobili, come aerei, navi, veicoli e per questo motivo sicuramente più affidabile. Nonostante ciò i stereotelemetri ebbero di certo un ruolo fondamentale per determinare gli esiti dei conflitti tra nazioni e furono anche oggetto di numerosi libri che li utilizzarono sia come testimonianza per il racconto di grandiose imprese belliche che per descrivere l'arguto e minuzioso modello matematico che c'è dietro questi strumenti. Norme e standard dello strumento posso essere visionati qui.
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