venerdì 27 novembre 2020

STEP #24 - Le parole nella storia


Google Ngram Viewer è uno strumento che permette di scoprire con quale frequenza le parole ricorrono all'interno di libri scritti tra il 1800 e il 2012.
Cercando la parola "telemetro" possiamo notare come quest'ultima era già ricorrente tra il 1873 e il 1878, anni in cui cominciano a essere creati i primi stereotipi, per poi sparire completamente fino al 1910. E' infatti dalla seconda metà del 1900 che questi strumenti cominciano a prendere piede nel panorama mondiale e venire effettivamente utilizzati.

In accordo col grafico precedente, è possibile notare (picco di frequenza) come negli stessi anni, comincia a essere utilizzata anche la parola, forse non troppo conosciuta, della parallasse, ovvero il principio di funzionamento che sta alla base del rilevamento fatto con i telemetri.



Molte marine militari, fra cui la Regia Marina, la marina militare francese e quella statunitense, adottarono i telemetri e in particolare anche gli stereotelemetri a partire dal 1900 e li utilizzarono per tutta la durata delle guerre. Con la fine della seconda guerra mondiale e in seguito al referendum con cui in Italia veniva abolita la monarchia e proclamata la repubblica, la denominazione della forza armata cambiò in Marina Militare e, infatti, come si può notare dal grafo la parola non venne più utilizzata.







lunedì 23 novembre 2020

STEP #23 - La normativa

Norme:

  • Non esporre lo stereotelemetro ad alte temperature, alla luce diretta del sole, a livelli elevati di umidità dell’aria o all’umidità diretta. 
  • La manutenzione e le eventuali riparazioni dello stereotelemetro possono essere effettuate solo da personale qualificato.
  •  Non utilizzare lo stereotelemetro con le mani bagnate. 
  • Non aprire la struttura dello stereotelemetro e non fare nessun tipo di modifica tecnica. 
  • Pulire lo stereotelementro con un panno inumidito. 
  • Non utilizzare detergenti o solventi. 
  • Non utilizzare il telemetro in condizioni ambientali (temperatura, umidità dell’aria...) che non si trovino entro i limiti stabiliti dalle specifiche tecniche. 
  • Tenere presente che se non si seguono queste istruzioni si possono provocare guasti allo stereotelemetro o causare lesioni personali. 

Specifiche tecniche e standard:

  • Campo di misura della distanza                6 … 800 m
  • Precisione                                                 ±1 m; ±0,2 % 
  • Risoluzione                                                        1 
  • Campo di misura della velocità               0 … 300 Km/h
  • Precisione                                               ± 5 km/h ± 1 m/s
  • Risoluzione                                                 1 in Km/h
  • Misura delle lenti                                           24 mm
  •  Misura degli oculari                                     16 mm 
  • Zoom                                                    Di 6 ingrandimenti 
  • Angolo di visuale                                             7 ° 
  • Regolazione della diottria                                ± 4 
  • Temperatura di funzionamento             -20 … +50 °C 
  • Dimensioni                                12 m per grossi calibri da 381 mm                                                                                                       5 m per i cannoni da 152 mm
                                                               

STEP #22 - Un manuale d'uso

Una volta acquistato lo stereotelemetro, posizionarlo sul torrione rotante dalla propria nave. La regolazione iniziale da compiere è la misura della distanza in millimetri tra il centro della pupilla dell'occhio destro a quella dell'occhio sinistro dell'operatore stereotelemetrista. Fatta tale operazione, lo stereotelemetrista inquadrerà un campo visivo circolare al centro del quale si avrà un rombo intertesecato da due linee diagonali tratteggiate. Le linee tratteggiate poste al di sopra del rombo sono "davanti" al rombo, mentre le sottostanti, sono "retrostanti" al rombo stesso, ma tutte sullo stesso piano. 

Campo visivo di uno Stereotelementro - Fonte: Wikipedia


Il misuratore, prendendo di mira un bersaglio scelto, deve utilizzare l'apposito bottone di collimazione, in modo da portare il rombo citato sullo stesso piano del bersaglio per avere la misurazione della distanza. Accanto al bottone di collimazione, c'è un tasto che, una volta premuto, trasmetterà automaticamente la distanza misurata alla centrale di tiro.

giovedì 19 novembre 2020

STEP #21 - Nei fumetti

 

Le seguenti vignette riguardanti la battaglia dello Jutland sono prese dal tratto n' 28 del 13 Luglio 1969 del Corriere dei Piccoli.













La Battaglia dello Jutland fu il più grande scontro navale della prima guerra mondiale in termini di naviglio impiegato: ebbe luogo fra il 31 maggio e il 1º giugno 1916 nelle acque del Mare del Nord, e vide scontrarsi le principali flotte da guerra operative nel corso del conflitto; la Royal Navy britannica comandata da John Jellicoe e Daviv Beatty e la Kaiserliche Marine tedesca comandata da Reinhard Scheer e Franz von Hipper.

Durante questa sanguinosa battaglia, in particolare, si confrontarono le prestazioni tra i telemetri a coincidenza Barr & Stroud della marina inglese e i telemetri stereoscopici Zeiss della marina imperiale tedesca.

                              

STEP #20 - Il marchio

Marchio di fabbrica Ottiche San Giorgio - Fonte: sito ufficiale

 

A ridosso della prima guerra mondiale l'azienda San Giorgio investe in nuovi impianti e attrezzature, per estendere le sue produzioni agli strumenti ottici, partendo dai vari strumenti connessi al puntamento delle artiglierie, per cui l'Italia deve ancora rivolgersi per lo più all'estero.
Il processo di rinnovamento delle artiglierie era iniziato, in Europa, già dalla fine dell'Ottocento. Strumenti ottico-meccanici adeguati agli aumenti di potenza e gittata si erano subito rivelati necessari sia in terra che in mare. Le produzioni ottiche passano gradualmente da una fase artigianale (1911) ad una industriale, grazie a cospicue commesse statali.
L'allargamento del raggio d'azione è sancito da una nuova denominazione, San Giorgio – Società Anonima Industriale, nel 1914, quando l'azienda acquisisce ordini tali da avere lavoro assicurato per tre anni.
Fino a questo momento le esperienze italiane nell'uso di questi strumenti [i telemetri] erano state condotte con materiali acquistati all'estero, soprattutto in Germania. Il conflitto impone "l'urgente necessità di far allestire in Italia i telemetri necessari; problema non facile perché, oltre ad un complesso attrezzamento tecnico, richiedeva anche un personale specializzato, che non esisteva. Pur tuttavia le insistenti pressioni fatte dall'Ispettorato delle costruzioni d'artiglieria, convinsero due delle nostre principali Ditte costruttrici di apparecchi ottici ad assumersi l'arduo compito. Tali Ditte furono la San Giorgio e le Officine Galileo: la prima si ispirò per le sue iniziali costruzioni al modello del telemetro Colzi-Bardelli". Questo primo telemetro italiano, presentato nel 1911, era stato ideato dall'ottico Colzi e realizzato inizialmente dall'industriale Bardelli. In campo navale, invece, è all'inizio del 1914 che il tenente di vascello Resasco presenta al Ministero della Marina uno studio su un nuovo tipo di telemetro navale, destinato a misurare variazioni di distanza anziché distanze, e comunica che la San Giorgio si offre di costruire lo strumento in 40 giorni dall'ordinazione. Tale strumento avrebbe avuto 35 ingrandimenti e un grado e mezzo di campo. Il prezzo è previsto in lire 1000 [circa 3600 € al 2008] per ogni esemplare dopo il primo che sarebbe stato fornito gratuitamente.


domenica 15 novembre 2020

STEP #19 - L'abbecedario

 A: Artigliere

B: Binocolo

C: Carl Pulfrich

D: Deflessione

E: Energia Potenziale

F: Firenze

G: Guerre mondiali

H: Hector de Grousilliers

I: Istituto geografico militare

L: Lastre

M: Misura

N: Navi

O : Obiettivi

P: Parallasse

Q: Quota

R: Rombo

S: San Giorgio

T: Torretta telemetrica

U: Universale

V: Vetrini

Z: Zeiss

STEP #18 - Il francobollo

 

                                     Francobollo Regia Marina Italiana, anno di emissione: 1931

Al momento dell'entrata in guerra dell'Italia contro gli Imperi centrali il 24 maggio 1915, la Regia Marina fu impegnata in azioni di pattugliamento dell'Adriatico, di supporto all'ala destra dell'esercito impegnato sull'Isonzo e di blocco del litorale austro-ungarico e del Canale d'Otranto. Nel corso del conflitto venne dato notevole impulso, sul fronte dei mezzi a disposizione, allo sviluppo della componente aerea della Marina. Furono infatti utilizzati, da quest'ultima, oltre agli aerei e ai dirigibili di stanza a terra anche idrovolanti installati a bordo e furono inoltre concepiti ed approntati nuovi mezzi d'assalto e mezzi veloci:

  • tra i primi la Torpedine semovente Rossetti detta "mignatta": un siluro guidato da un equipaggio e dotato di due cariche esplosive da 175 kg ciascuna;
  • come mezzo veloce d'assalto venne invece sviluppato il motoscafo armato silurante (MAS), cioè un'unità leggera, veloce, fornita di mitragliera, con siluri e bombe anti-sommergibile, sviluppata allo scopo di compiere azioni di sabotaggio dei porti nemici dell'alto Adriatico e di contrastare i sommergibili.
  • il telemetro stereoscopico. Questo telemetro era molto più preciso del telemetro a coincidenza, perché molto meno influenzato dal rollio e dal beccheggio della propria nave e richiedeva particolari doti naturali da parte dei telemetristi ed un particolare allenamento. La precisione delle misure tendeva a decrescere con l’affaticamento della vista dei telemetristi i quali, ad ogni buon conto erano esonerati dalle guardie a da tutti i lavori pesanti di bordo tanto che erano scherzosamente chiamati “le signorine”. In entrambi i telemetri la precisione aumentava con l’aumentare della base (larghezza) dello strumento. Anche se durante la guerra, sulla Regia Marina, i telemetri a coincidenza non vennero mai abbandonati, i telemetri stereoscopici finirono col prevalere. A bordo di una grande nave era installato almeno un telemetro in ogni torre, uno o due telemetri in apposite torrette telemetriche e due nella Stazione per la Direzione del Tiro (S.D.T.).

                                                        Fonte: https://www.marinai.it/

sabato 14 novembre 2020

STEP #17 - I brevetti

TELEMETRO A COINCIDENZA CON ASSI OTTICI INCLINATI RISPETTO ALLA BASE TELEMETRICA  

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 L'invenzione si prefigge lo scopo di realizzare un telemetro di ingombro limitato e di sostanziale leggerezza, e particolarmente adatto alla applicazione su armi leggere e su complessi portatili. II telemetro secondo l'invenzione, è caratterizzato dal fatto che gli assi ottici dei due prismi di riflessione, situati in corrispondenza della base telemetrica e lungo i quali si trovano due obiettivi sono fra loro paralleli chiamati sezione, contenuti in un piano passante per la base telemetrica ed inclinati rispetto ad essa; che il complesso ottico di miscelamento comprende due prismi di deviazione e spezzamento inclinati corrispondentemente, per raccogliere direttamente i fasci di raggi da riflettere; inoltre, in detta sezione di uno dei due fasci è inserito un organo ottico orientabile, al fine di traslare la rispettiva semi-immagine parallelamente alla base del telemetro.

TELEMETRO A LASER  

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La presente invenzione si riferisce ai telemetri laser.
I telemetri laser comprendono un trasmettitore che incorpora un laser con circuiti per controllare e cronometrare l'impulso di uscita laser e un ricevitore che incorpora un rilevatore di impulsi ottici con circuiti elettronici di conteggio disposti per contare gli impulsi di clock per l'intervallo di tempo tra gli impulsi ottici trasmessi e ricevuti al fine di una misurazione della distanza dal telemetro di un bersaglio che riflette l'impulso laser trasmesso.

TELEMETRO OTTICO A CORRELAZIONE  

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La presente invenzione si riferisce ad un'apparecchiatura per l'analisi automatica di immagini stereoscopiche unitamente alla determinazione del massimo grado di correlazione di due immagini simili dallo stesso oggetto proiettate da due obiettivi, ad esempio per un telemetro. Le due immagini nell'apparato sono sovrapposte a uno o due filtri di frequenza spaziale identici nelle loro strutture, e ciascun particolare segnale di sovrapposizione generato viene applicato a un particolare rivelatore fotoelettrico e i segnali di uscita di questi rivelatori fotoelettrici alimentano un dispositivo di visualizzazione o controllo.

venerdì 6 novembre 2020

STEP #16 - Anatomie

 




Lo stereotelemetro comprende sistemi ottici per il puntamento e per la telemetria, con prismi di riflessione (7, 16) definenti la base telemetrica (B-B) ed obiettivi (9, 20) ed un complesso ottico di miscelamento con prismi (14, 18, 32 , 38, 40)  ed oculare. Gli assi ottici (Yd, Ys) dei due prismi di riflessione (7, 16) situati in corrispondenza dalla base telemetrica (B-B) e lungo i quali si trovano gli obiettivi (9, 20), sono fra loro paralleli, contenuti in un piano passante per la base telemetrica ed inclinati rispetto ad essa. Il complesso ottico di miscelamento comprende due prismi di deviazione e spezzamento (14, 18) inclinati, per raccogliere direttamente i fasci di raggi da riflettere mentre un mezzo ottico regolabile (22) è inserito su uno di detti assi ottici (Yd, Ys) per traslare tali raggi.


STEP #15 - I numeri

1893: Anno in cui lo stereotelemetro fu inventato da A. Hector de Grousilliers.

1906: Anno in cui Carl Zeiss acquistò il brevetto e mise in produzione lo strumento.

1908: Anno in cui Carl Pulfrich, presso la Carl Zeiss, ne sviluppò un modello.

1912: Anno in cui la marina da guerra tedesca adottò gli stereotelemetri.

12: E' la misura, in metri, degli stereotelemetri prodotti dalle Officine Galileo di Firenze e anche degli stereotelemetri presenti nella corazzata della Classe Littorio, dedicati ai grossi calibri da 381 mm.

5: E' la misura, in metri, per i cannoni da 152 mm.

800: E' la misura, in metri, del campo di misura di uno stereotelemetro.

24: E' la misura, in millimetri, degli oculari costituenti lo steretelemetro.

18: E' la misura, in millimetri, delle lenti costituenti lo stereotelemetro.

83:  Identificativo dello strumento conservato nel museo presso l'Istituto Geografico Militare di Firenze.

STEP #14 - La tassonomia

 


giovedì 5 novembre 2020

STEP #13 - La pubblicità

Nei primi anni del 1900 vengono prodotti i primi modelli di televisione e con essa cresce di conseguenza la necessità di sponsorizzare i propri prodotti e strumenti attraverso la pubblicità. In realtà già nell'Ottocento molti giornali erano ricchi di messaggi pubblicitari, nonostante questo nella storia non si ha traccia di pubblicità relative a stereotelemetri. Questo è dovuto probabilmente al fatto che questo oggetto non riguardava le necessità o l'uso comune del popolo ma bensì era ristretto all'interesse delle sole aziende o organizzazioni che trovavano poi impiego dello stesso in campo militare o navale. 

Le principali caratteristiche dello strumento che avrebbero potuto portare all'acquisto dello stesso attraverso propaganda pubblicitaria sono che lo strumento mette sempre a fuoco, l'immagine osservata appare sempre intera e non spezzata lungo una linea orizzontale, il principale vantaggio è quindi che con esso risulta più agevole inquadrare e collimare un bersaglio in movimento. Inoltre grazie al principio della parallasse lo strumento risulta essere molto accurato, anche a grandi distanze.


STEP #28 - La sintesi finale

 Lo stereotelemetro  è uno strumento che risale ai primi anni del ventesimo secolo. E' stato inventato da Carl Pulfrich e successivamen...