Francobollo Regia Marina Italiana, anno di emissione: 1931
Al momento dell'entrata in guerra dell'Italia contro gli Imperi centrali il 24 maggio 1915, la Regia Marina fu impegnata in azioni di pattugliamento dell'Adriatico, di supporto all'ala destra dell'esercito impegnato sull'Isonzo e di blocco del litorale austro-ungarico e del Canale d'Otranto. Nel corso del conflitto venne dato notevole impulso, sul fronte dei mezzi a disposizione, allo sviluppo della componente aerea della Marina. Furono infatti utilizzati, da quest'ultima, oltre agli aerei e ai dirigibili di stanza a terra anche idrovolanti installati a bordo e furono inoltre concepiti ed approntati nuovi mezzi d'assalto e mezzi veloci:
- tra i primi la Torpedine semovente Rossetti detta "mignatta": un siluro guidato da un equipaggio e dotato di due cariche esplosive da 175 kg ciascuna;
- come mezzo veloce d'assalto venne invece sviluppato il motoscafo armato silurante (MAS), cioè un'unità leggera, veloce, fornita di mitragliera, con siluri e bombe anti-sommergibile, sviluppata allo scopo di compiere azioni di sabotaggio dei porti nemici dell'alto Adriatico e di contrastare i sommergibili.
- il telemetro stereoscopico. Questo telemetro era molto più preciso del telemetro a coincidenza, perché molto meno influenzato dal rollio e dal beccheggio della propria nave e richiedeva particolari doti naturali da parte dei telemetristi ed un particolare allenamento. La precisione delle misure tendeva a decrescere con l’affaticamento della vista dei telemetristi i quali, ad ogni buon conto erano esonerati dalle guardie a da tutti i lavori pesanti di bordo tanto che erano scherzosamente chiamati “le signorine”. In entrambi i telemetri la precisione aumentava con l’aumentare della base (larghezza) dello strumento. Anche se durante la guerra, sulla Regia Marina, i telemetri a coincidenza non vennero mai abbandonati, i telemetri stereoscopici finirono col prevalere. A bordo di una grande nave era installato almeno un telemetro in ogni torre, uno o due telemetri in apposite torrette telemetriche e due nella Stazione per la Direzione del Tiro (S.D.T.).
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