In seguito si riporta una bibliografia storia riguardante lo stereotelemetro:
The Optical Munitions Industry in Great Britain, 1888 - 1923 di Stephen C. Sambrook, Vol.5 Studies in Business History, 256 pagine, (65 sterline).
Vengono illustrare le "munizioni ottiche" ovvero tutti quei strumenti ottico-meccanici (telemetri, periscopi, cannocchiali panoramici, binocoli, ecc.) che, a seguito dell'aumento della gittata dei pezzi di artiglieria e la comparsa del sommergibile, furono introdotti negli arsenali degli eserciti europei tra la fine dell'800 e lo scoppio della Grande Guerra.
An Introduction to the Binoculars of Carl Zeiss Jena 1893-1945 di Lawrence J. Gubas, pubblicato in proprio con il contributo della Carl Zeiss Sports Optics, 253 pagine con oltre 200 foto.
Lawrence J. Gubas racconta l'evoluzione degli strumenti di osservazione e puntamento a partire dagli ultimi decenni dell'800 che ha contribuito non poco a mutare la natura della guerra. Senza i binocoli galileani e soprattutto prismatici (detti anche a prismi di Porro dal nome di un cartografo e geodeta oggi quasi dimenticato) e i telemetri a coincidenza le artiglierie terrestri e navali della prima guerra mondiale avrebbero sparato pressoché alla cieca.
Optisches Geraet der deutschen Wehrtechnik a cura di Hans Seeger, Verlag Dr. Hans T. Seeger Hamburg (65 euro).
In questo libro in circa 600 pagine sono illustrati oltre 250 strumenti ottici, dalle macchine fotografiche ai periscopi passando per i traguardi di puntamento, le centrali di tiro, i riflettori e gli eliografi. La Zeiss rappresentava all'epoca uno dei massimi produttori di strumenti ottici di precisione al mondo. Per la prima volta viene qui descritta tutta la sua produzione militare, attraverso la documentazione ufficiale realizzata all'epoca dalla ditta stessa.
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